Antica Stampa Devozionale Devozionale, S Giacomo, Rara Antica Incisione, Marche

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S. GIACOMO DELLA MARCA 

 

Interessante antica edizione,

stampa popolare devozionale, raffigurante una insolita iconografia del Santo, con in mano un libro e un reliquiario (?),

sullo sfondo paesaggistico che mostra un panorama di una città costiera, con numerose case disposte lungo la riva del mare, e in mare alcune piccole barche,

mentre su una collina è mostrata una roccaforte su cui sventola una bandiera,

illustrazione forse riferibile ad una località marchigiana (Ancona ?) dove forse era in particolare venerato questo Santo;

misura circa cm.21x15 (l'intero foglio, compresi i minimi margini bianchi rifilati diseguali in antico); incisione originale all'acquaforte, eseguita probabilmente a cura di artista incisore locale (un nome forse era inciso in basso a destra ma scritta illeggibile per la qualità di stampa non ben rifinita); esemplare databile presumibilmente alla seconda metà del '700.


DI INTERESSE ARTISTICO, DEVOZIONALE, STORICO LOCALE, COLLEZIONISTICO, DECORATIVO

Modesta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, sparse fioriture e bruniture e piccole macchie o gore e sgualciture e strappetti e difetti vari marginali o così come visibili nelle immagini allegate; unico foglio impresso al recto verso bianco; 

stampa  meritevole di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata. 

(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero foglio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)


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dal web: wikipedia

Giacomo della Marca, al secolo Domenico Gangala (Monteprandone1º settembre 1393 – Napoli28 novembre1476), è stato un sacerdote appartenente all'Ordine dei Frati Minori Osservanti (O.F.M.Obs.); è stato canonizzato nel1726 da papa Benedetto XIII.

Grazie al suo intervento in veste di pacificatore, le città di Fermo e Ascoli, eterne nemiche, stipularono una storica pace nel 1446 e poi nel 1463. A suggello di ciò nello stemma di ciascuna delle due città è rappresentato lo stemma dell'altra ex nemica.
Nel 1430 fondò, insieme allo stesso san Bernardino da Siena, il Santuario di Maria Santissima del Lattani Roccamonfina.Giacomo della Marca nacque a Monteprandone il 1º settembre 1393, ossia in una regione molto influenzata dalla spiritualità francescana come mostra ad esempio la vita del beato Giovanni de La Verna e di Santa Camilla Battista da Varano. Compiuti gli studi liberali ad Ascoli si laureò in Diritto a Perugia intorno al 1412 e lo troviamo poi a Bibbiena, in Toscana come giudice e poi come notaio nella segreteria comunale di Firenze. Entrato in amicizia con i francescani del luogo e meditando intorno ai misteri redentivi che suscitava in lui la visione del Monte Verna, lasciò l'avvocatura ed entrò nell'Ordine dei Frati Minori nel luglio del 1416. Fu allievo con Giovanni da Capestrano e con Bernardino da Siena. Nel 1423 venne ordinato sacerdote.

Abile predicatore, fu impiegato dal suo ordine nel contrasto dell'eresia bogomil in Bosnia e delle dottrine degli ussiti inAustria e Boemia. Su invito di papa Pio II partecipò al Concilio di Mantova del 1459, convocato per indire una crociata contro i Turchi. Fondò alcuni conventi nell'Europa centrale, diffondendo anche la devozione del nome di Gesù. Prese parte al Concilio di Firenze per la riunione fra la Chiesa latina e quelle orientali.

Pur immerso in tante fatiche, si prodigò a costruire basiliche, conventi, biblioteche, pozzi e cisterne pubbliche; diede Statuti Civili - lui frate - ad undici città mentre attendeva a fondare nuove confraternite - figurando come un precursore dell'associazionismo cattolico - trova anche il tempo per scrivere 18 libri, mostrandosi così di ingegno universale.

Morì a Napoli il 28 novembre 1476. Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli. Nel 2001 il corpo è stato traslato nel Santuario "Santa Maria delle Grazie", da lui fondato nel 1449, a Monteprandone.

È stato beatificato il 12 agosto 1624 da papa Urbano VIIIPapa Benedetto XIII lo ha proclamato santo il 10 dicembre 1726.

È tra i patroni della città di Napoli, di Monteprandone e compatrono di Mantova.

A lui sono intitolate due parrocchie in territorio italiano: ad Ascoli Piceno e a Porto d'Ascoli.

Memoria liturgica il 28 novembre.

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